Venerdì 5 luglio, a Sestu presso Casa Ofelia, a partire dalle ore 18, si terrà un incontro-dibattito su Francesco Cocco Ortu. Importante politico e intellettuale sardo, vissuto a cavallo tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, Francesco Cocco Ortu era originario di Sestu per parte di madre, Berta Ortu, esponente di una delle famiglie di spicco della borghesia locale detentrice delle cariche pubbliche. Valeriano Ortu, che fu sindaco di Sestu, era lo zio materno.
Interprete del pensiero liberale ottocentesco laico e anticlericale, Francesco Cocco Ortu è stato uno dei protagonisti della stagione politica segnata dai governi della Sinistra storica. Il suo impegno per la Sardegna è legato alle grandi battaglie per la modernizzazione dell’isola: dalla costruzione delle ferrovie, alla nuova portualità, al rinnovamento dell’amministrazione comunale di Cagliari. Nella memoria dei sestesi è rimasto a lungo vivo il ricordo del suo adoperarsi per la risoluzione di importanti problemi della comunità.
Nel corso della conferenza la figura di Francesco Cocco Ortu sarà presentata e analizzata nel contesto dell’ascesa economica e sociale delle famiglie della borghesia sarda a partire dal Seicento. Partecipano all’incontro Giampaolo Salice e Marinella Ferrai Cocco Ortu, a cui si devono due recenti pubblicazioni, fondamentali contributi per la ricostruzione della storia delle classi dirigenti sarde di cui Francesco Cocco Ortu rappresenta una delle massime espressioni. Modera Stefano Pira dell’Università di Cagliari. (S. M.)
I LIBRI
Giampaolo Salice, Dal Villaggio alla Nazione. La costruzione delle borghesie in Sardegna, AM&D, Cagliari 2011. Questo libro segue il percorso sociale, la crescita patrimoniale e le strategie genealogiche che hanno reso possibile la formazione e l’ascesa della borghesia sarda, protagonista, nell’arco di duecento anni, degli avvenimenti decisivi nella storia dell’isola. La nuova élite borghese anticipa il suo ruolo dirigente nel triennio rivoluzionario di fine Settecento e nella congiura di Palabanda del 1812, per poi arrivare allo scontro finale con gli apparati dello Stato attraverso la rivolta contro le chiudende e i tumulti per la divisione delle terre. Filo conduttore dell’intero volume è la storia della famiglia Cocco Ortu, della sua inarrestabile crescita sociale che, partendo nel Seicento da villaggi pastorali e agricoli, permette ai propri discendenti di inserirsi tra Ottocento e Novecento nella classe dirigente nazionale, fino ad esprimere con Francesco Cocco Ortu, parlamentare per cinquant’anni, ministro dell’agricoltura e della giustizia in età giolittiana, l’esponente più maturo del dialogo tra Stato centrale e Meridione. (Dal sito dell’Associazione Khorakhané)