Spigolando per siti web e bacheche Facebook mi è capitato di leggere molte critiche riguardo all’azzeramento del fondo di riserva del bilancio 2014 del comune di Sestu che abbiamo deliberato in giunta la mattina del 30 dicembre e rettificato il pomeriggio dello stesso giorno. Critiche di illegittimità trascinate da inesattezze divulgate ad arte. Qualche informazione potrebbe essere utile a capire come stanno realmente le cose.
Sulla prima delibera del 30 dicembre c’è il parere negativo della ragioneria e della segretaria generale che però non riguarda la legittimità delle richieste (restituzione oneri Bucalossi, fondi da trasferire a Settimo San Pietro per il PLUS, quota di incremento del fondo di produttività e relativi oneri e irap, contributi alle associazioni di volontariato e culturali), quanto piuttosto l’ordine di priorità. Ripeto: nessun rilevo di illegittimità ma solo di priorità.
Poiché gli oneri Bucalossi hanno priorità assoluta (ammontano a circa 210.000 euro e il fondo di riserva è di circa 202.000 euro) e il richiedente non ha accettato che si rateizzasse la restituzione, si è ritenuto di ritirare la prima delibera del 30 e di approvarne in successione un’altra con cui si destinava l’intero fondo di riserva alla restituzione di tali oneri. Questa operazione si è resa necessaria in quanto la richiesta è arrivata ad assestamento chiuso (dopo il 30 novembre), quando cioè non è più possibile fare modifiche al bilancio. La nostra “sfortuna”, se così si può dire, è stata dunque la tardiva richiesta (arrivata a dicembre) della restituzione di oneri che un’impresa aveva versato per la costruzione di un complesso edilizio, a cui poi non ha dato seguito.
Aggiungo che anche i 40.000 euro da trasferire al comune di Settimo sono un obbligo a cui tutti i comuni del PLUS 21 hanno già ottemperato, molti usando lo stesso sistema (prelevamento dal fondo di riserva). Ma appunto le priorità sono altre.
Riguardo all’azzeramento del fondo va detto che dal primo gennaio 2015 il fondo sarebbe stato comunque INUTILIZZABILE perché non si può prelevare durante l’esercizio provvisorio, cioè il periodo in cui non è stato ancora approvato il bilancio “di competenza”, ovvero il bilancio 2015. Per tutte le necessità urgenti e impreviste si utilizzeranno i dodicesimi dell’assestato dell’anno precedente, cioè ogni mese si potrà spendere un dodicesimo di quanto si è speso complessivamente per quella voce nel 2014.
In conclusione, se è accettabile che un semplice cittadino non conosca bene la materia, lo è molto meno che ne siano completamente digiune persone che già amministrano il comune o che si propongono per farlo. Non basta dirsi “nuovi” per portare miglioramento e qualità, serve studiare! Altrimenti, come già visto, si diventa tristemente inutili.
Anna Crisponi